Project Description
Nutrizione e Allergologia
Le allergie ed intolleranze alimentari sono meglio definite come reazioni avverse agli alimenti, ovvero manifestazioni cliniche indesiderate ed impreviste relative all’assunzione di un alimento. Le reazioni avverse agli alimenti possono essere classificate in:
• Tossiche: contaminazione batterica (es. sindrome sgombroide), contaminazione da tossine,
contaminazione da sostanze chimiche di sintesi.
• Non tossiche (da ipersensibilità):
-reazioni immunomediate o IgE mediate (allergie alimentari); o miste (IgE /cellulo mediate) es. gastroenteropatie eosinofile; o non IgE mediate (enterocolite da proteine alimentari, celiachia, sindrome sistemica da nichel);
-reazioni non immunomediate (intolleranze alimentari).
La terapia ufficiale delle varie forme di intolleranza e di allergia alimentare consiste nell’esclusione dalla dieta dell’alimento/i – ingrediente – allergene responsabili della reazione avversa.
La terapia dietetica rappresenta, infatti, il cardine della gestione terapeutica di tutte le reazioni avverse, e riveste una fondamentale importanza anche in fase diagnostica, come già descritto.
A tal proposito, per quanto riguarda l’ambito delle allergie alimentari, si ricorda che la dieta di eliminazione a scopo diagnostico non va protratta oltre lo stretto tempo necessario, corrispondente a 2- 4 settimane nelle forme di allergia IgE-mediata ed al massimo 8 settimane nelle forme ritardate.
La dieta di eliminazione terapeutica, una volta che la diagnosi di allergia alimentare sia conclusiva, va effettuata finché necessario ed implica che, almeno annualmente, venga ripetuto il TPO volto a verificare l’avvenuta tolleranza. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che all’età di 3 anni il 75% dei bambini con allergia alle proteine del latte vaccino ha acquisito la tolleranza. Il raggiungimento della tolleranza è più tardivo e talora assente per altri alimenti quali crostacei e frutta secca.
Il supporto professionale competente (MEDICO ALLERGOLOGO E IMMUNOLOGO IN COLLABORZIONE CON IL NUTRIZONISTA) è fondamentale nella gestione della dieta di esclusione, che costituisce una necessità di cura ben definita e che non può e non deve basarsi sulla mera eliminazione di alimenti, ma sulla loro sostituzione. Le scelte alimentari devono essere infatti definite in un’ottica di adeguatezza nutrizionale, varietà e sostenibilità a medio, breve e lungo termine, in un contesto di vita sociale, lavorativa e/o scolastica, oltre che tenendo in debita considerazione altri fattori coesistenti quali, ad esempio, la pratica di attività fisica o sportiva oppure eventuali terapie farmacologiche in atto.
La dieta di esclusione può avere infatti un impatto significativo sulla qualità di vita e limitare di molto le scelte di consumo, determinando una condizione di rischio nutrizionale, nei bambini in particolare, nei quali la prescrizione dietetica va valutata con molta attenzione, ma anche negli adulti, che possono essere considerati a minor rischio per quanto anch’essi esposti alla possibilità di incorrere in carenze nutrizionali.
È dunque importante che la terapia nutrizionale preveda anche l’educazione dei pazienti e delle famiglie/caregiver alla attenta lettura delle etichette ed alla conoscenza degli alimenti, per garantire una appropriata gestione delle scelte di consumo domestiche ed extradomestiche. In tal senso la normativa vigente rappresenta un valido aiuto al supporto nutrizionale, considerato che il Regolamento UE 1169/2011, che armonizza tutte le norme nazionali in materia di etichettatura degli alimenti, impone l’obbligo di indicare in etichetta, in maniera chiara, usando opportuni accorgimenti grafici (grassetto, colore o sottolineatura), gli ingredienti che potrebbero comportare un rischio allergenico. Tale obbligo è valido anche per la ristorazione collettiva comunitaria e commerciale. Appare dunque chiaro che diete di esclusione autosomministrate, oppure basate su un semplice “elenco” di alimenti da eliminare, come risultante dei test diagnostici alternativi privi di validità scientifica, possono comportare rischi nutrizionali da non sottovalutare nella popolazione pediatrica così come in quella adulta, oltre a non rispondere ai principi di appropriatezza ed efficacia che devono caratterizzare tutti i percorsi diagnostici e terapeutici a garanzia della salute dei cittadini.
Responsabili del percorso
Dott. Francesco Melis | |
Altre figure: Dr.ssa Anna Maria Borsetto Menghi – Pediatra, Allergologa e Omeopata Dr.ssa Ginevra Menghi Barone – Specialista in allergologia Dr.ssa Ilaria Menghi Guiducci – Specialista in pediatria |
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Contatti Tel (+39) 347 6851845 Mail melisfrancesco70@gmail.com |
Orari e sedi
Lunedì – Venerdì | 8:00 – 20:00 |
Sabato | Su appuntamento |
ROMA – Centro Seconda Navigazione Via di Sant’Anna, 16 (L.rgo di Torre Argentina)
ROMA – P.zza del Viminale, 5
ROMA-ACILIA – Via F. Suriano, 30
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PERUGIA – Centro benessere Beauty Gold
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